Imprese del Sud: eCommerce come strumento anti crisi

Pubblicato da A. MANZONI & C. SPA su "La Repubblica" di martedì, 14 febbraio 2012.

Acquistare prodotti e servizi sul web è un’attività sempre diffusa. Secondo una ricerca condotta da ContactLab e Netcomm nell'anno passato le persone che hanno acquistato online più di 20 prodotti sono aumentate del 10% rispetto al 2010. Tuttavia solo il 4% delle aziende italiane vende online i propri servizi/prodotti con l’eCommerce (fonte: Commissione per il Mercato interno e i consumatori del Parlamento europeo).
Per capire meglio il fenomeno abbiamo incontrato Daniele Rutigliano, titolare della web agency barese Aproweb, che da sette anni cura e promuove online l’immagine di aziende e professionisti (tra cui Christian Abbiati, portiere del Milan, n.d.r. ).
Perché sono ancora poche le aziende che vendono online?
In realtà c’è molto interesse da parte degli imprenditori sul tema “e-commerce”. Ne ho avuto un’ulteriore dimostrazione col workshop "Ecommerce vincente in 20 mosse" che terrò dopodomani in occasione dello Smau Business Bari presso la Fiera del Levante: è stato il primo tra tutti ad aver terminato i posti con due settimane di anticipo! Fortunatamente è possibile seguire anche in piedi... Credo che le cause siano principalmente due, soprattutto qui al Sud: la paura e la mancanza di cultura ICT in azienda.
Ci spieghi meglio il fattore “paura”...
Quando parlo di “paura” mi riferisco a tutti quei timori che molti imprenditori mi confidano quando si affacciano nella nostra web agency. Di solito sono manager che usano Internet per lo stretto necessario, come per ricerche ed email. Hanno paura delle truffe sul web, della concorrenza nazionale, non più “di quartiere”. Credono che aprire un sito di e-commerce voglia dire stravolgere la loro attività, assumere nuovo personale e temono di non esser pronti a reggere l’enorme richiesta delle vendite online. Alcuni cambiamenti, che chiamerei “innovazioni di processo”, sono necessari, ma direi anche che sono fisiologici per la sopravvivenza dell’impresa stessa. In merito al personale e alla logistica, molte attività possono essere affidate in outsourcing ad un’agenzia web specializzata che dispone di skill qualificate e specializzate. Riguardo le vendite tutto può avvenire in maniera graduale, senza nessun disagio azienda/cliente, dal momento che l’opzione online è in genere un completamento dell’attività tradizionale e solo col tempo diviene eventualmente la forma privilegiata, a seconda degli sviluppi e delle opportunità del mercato.
Cosa intende per “mancanza di cultura ICT”?
Molto spesso mi capita di incontrare responsabili marketing nonché titolari di imprese importanti che non utilizzano ancora appieno le potenzialità dell’informatica e del web. In molte aziende ci sono software obsoleti di logistica e gestione del magazzino, in altre mancano addirittura i C.R.M. per la gestione della clientela. Molti imprenditori sono “scettici” nei confronti della Rete e faticano a credere che i loro prodotti possano essere venduti anche on-line.
Per quali motivi un'azienda dovrebbe aprirsi un sito di Ecommerce?
La lista sarebbe lunga. Basterebbe dire che un'attività di commercio elettronico è sicuramente più economica rispetto ad una tradizionale, inoltre ci sono diverse modalità di business che il web offre. In più su Internet si riescono a vendere prodotti normalmente poco richiesti grazie alle nicchie di utenti. Molti nostri Clienti hanno sofferto meno la recente crisi grazie alle vendite online tramite ecommerce.
Sta dicendo che basta semplicemente avere un sito di Ecommerce per vendere online?
Purtroppo non basta avere il “mezzo” per avere successo online, serve pianificare una corretta strategia di web marketing evitando un fai-da-te pericoloso. È molto importante ottimizzare il sito di ecommerce affinché sia visibile nelle prime posizioni sui motori di ricerca con le giuste keyword. Infine seguire il consiglio del fondatore di Amazon: vende molti prodotti con un basso margine di guadagno.